La controversa fuga di un gruppo di suore dal Monastero dei Santi Gervasio e Protasio di Vittorio Veneto ha preso nuova forma, riaccendendo l’attenzione su presunti maltrattamenti subiti. Un documentario prodotto dalla televisione brasiliana Globo presenta le testimonianze delle monache, che denunciano un clima di abuso e repressione.
Un’anziana suora ha commentato di essere stata trattata come una criminale, paragonando la situazione a quella di un campo di concentramento. La fuga ha coinvolto una dozzina di religiose, guidate dall’ex abbadessa, madre Aline, che hanno inizialmente contattato le forze dell’ordine prima di trovare rifugio in una villa storica a San Vendemmiano, offerta da un benefattore.
All’interno della nuova dimora, le suore raccontano la loro vita quotidiana serena e distante dagli eventi traumatici del convento. Le immagini del documentario mostrano la loro nuova routine, che include attività ludiche e momenti di condivisione, dove le monache si sentono finalmente al sicuro.
Nonostante la rottura con l’Ordine Cistercense, le suore continuano la loro vita monastica. Il filmato documenta anche l’espulsione di madre Aline, sostituita da un’ottantenne madre Driscoll, evidenziando che la lettera d’espulsione, inviata alle religiose, non presenta prove documentali e risulta emessa prima della loro fuga. La vicenda rimane avvolta nel mistero, mentre le suore cercano di ricostruire le loro vite lontano dalle ombre del passato.
