21.6 C
Roma
mercoledì – 9 Luglio 2025

Tariff Engineering: come le aziende sfuggono ai dazi

Con l’aumento delle tariffe doganali voluto da Trump, molte aziende stanno adottando la pratica legale della “tariff engineering”, che consiste nel modificare un prodotto o la sua classificazione doganale per ridurre i dazi. Esempi includono la classificazione di un cappotto come giacca a vento o scarpe come pantofole, permettendo alle imprese di aggirare i dazi e proteggere i profitti. Questa strategia, pur essendo utile nel breve termine, non previene gli effetti strutturali delle barriere tariffarie.

La “tariff engineering” risale al 1882 ed è considerata parte delle strategie aziendali, consentendo di modificare materiali e dimensioni per rientrare in codici tariffari più vantaggiosi. Negli Stati Uniti, il sistema doganale comprende oltre 5.000 codici, e la Corte Suprema ha confermato la legalità di queste pratiche, purché le merci siano dichiarate correttamente.

Nonostante la consapevolezza da parte delle autorità statunitensi riguardo a queste scappatoie, le nuove tariffe hanno margini di flessibilità che le aziende possono sfruttare. Alcuni produttori esteri, ad esempio, integrano materiali come acciaio o alluminio per rimanere in categorie meno tassate.

Tuttavia, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha avvertito che gli effetti reali dei dazi si faranno sentire nei prossimi mesi, con un probabile aumento dei prezzi al consumo a causa dei nuovi costi di importazione. Inoltre, si prevede un rallentamento della produzione industriale a causa della scarsità di componenti, complicando ulteriormente la situazione economica e aumentando il rischio di inflazione e freno alla crescita.

Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.word2invest.com

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI