Gli Stati Uniti stanno accelerando la creazione di una forza internazionale nella Striscia di Gaza, a causa della fragilità della tregua in atto. Secondo quanto rivelato da Axios, il piano americano prevede il dispiegamento di truppe provenienti da paesi arabi e musulmani come Indonesia, Azerbaigian, Egitto e Turchia.
La bozza presentata al Consiglio di Sicurezza dell’ONU prevede il dispiegamento di truppe a Gaza fino alla fine del 2027, con la possibilità di allungare il mandato. L’International Security Force (ISF) sarà una «forza di controllo e non di peacekeeping» e sarà creata in collaborazione con il Consiglio di pace presieduto dal presidente americano Donald Trump.
I compiti dell’ISF includeranno la protezione dei confini di Gaza con Israele ed Egitto, la tutela dei civili e dei corridoi umanitari e l’addestramento di una nuova forza di polizia palestinese in collaborazione con Stati Uniti, Egitto e Giordania. La forza internazionale garantirà anche il processo di smilitarizzazione della Striscia di Gaza, impedendo la ricostruzione delle infrastrutture militari e terroristiche e la dismissione permanente delle armi dei gruppi armati non statali.
Intanto, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha messo in guardia contro le violazioni del cessate il fuoco, dichiarando di essere «profondamente preoccupato per le continue violazioni della tregua». La situazione resta delicata, con 240 persone uccise e 607 ferite dagli attacchi israeliani dall’entrata in vigore del cessate il fuoco. Continuano inoltre le provocazioni dei coloni israeliani, con aggressioni ai contadini che raccoglievano le olive e visite guidate provocatorie nella Moschea di al-Aqsa.

