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sabato, 19 Aprile, 2025
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Testimonianza dell’Investigatore dell’Arma in Aula

Il maggiore dei carabinieri Matteo Russo ha testimoniato oggi nel maxiprocesso derivato dalle operazioni antimafia Maestrale-Carthago, Olimpo e Imperium al Tribunale di Vibo Valentia. Ha preso in esame l’imputato Cesare Pasqua, ex dirigente dell’Asp, e collegamenti con la criminalità organizzata, in particolare con il boss Luigi Mancuso. Un’udienza ha trattato anche la cena del 20 agosto 2018, dove Miceli, allora direttore sanitario dell’Asp, denunciò interazioni tra Pasqua e la mafia, collegando Pasqua a problemi gestionali nelle mense ospedaliere.

Nel 2014, l’inchiesta ha rivelato che il clan Mancuso si era attivato nelle elezioni regionali, favorendo il candidato Vincenzo Pasqua, figlio di Cesare. Ulteriori dettagli riguardano un incontro tra Francesco Fiarè dei Fiarè e i D’Amico, in cui si discuteva dell’apertura di un frantoio, ostacolata da Pasqua.

Russò ha evidenziato collusioni tra Domenico Colloca e Gregorio Coscarella, coinvolti in pratiche corruttive per i rifornimenti alimentari negli ospedali, appoggiandosi a contatti politici come Vito Pitaro. L’inchiesta ha anche evidenziato che Pasqua avrebbe evitato controlli igienico-sanitari per favorire l’azienda di Colloca, promettendo voti per Vincenzo Pasqua nelle elezioni regionali del 2020.

Le testimonianze rivelano un sistema corrotto radicato nella gestione della sanità, legato a figure politiche locali e a connessioni mafiose, con un quadro di scambi di favori in cambio di sostegno elettorale. Questi eventi mettono in luce gravi infiltrazioni mafiose nel settore sanitario e nelle amministrazioni locali, evidenziando la necessità di monitoraggio e intervento nelle attività pubbliche.

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