Tommaso, un ragazzo di 15 anni con autismo severo, è stato rifiutato da 31 scuole a Milano. I genitori hanno deciso di raccontare la sua storia per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difficile situazione che molti ragazzi con disabilità si trovano ad affrontare. Nonostante si siano rivolti al Servizio orientamento scolastico del Comune, le tre scuole suggerite si sono rivelate non disponibili. I genitori hanno contattato altre 28 scuole, ricevendo solo rifiuti, giustificati principalmente dalla mancanza di strutture adeguate e personale. Molte scuole non hanno nemmeno risposto.
I genitori non si aspettavano che le scuole avessero la possibilità di selezionare gli alunni, e sperano che la situazione cambi per loro e per altre famiglie. Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con disabilità, ha richiesto un intervento del ministro Valditara per verificare la situazione e garantire il rispetto del diritto all’istruzione. Falabella ha sottolineato che casi come quello di Tommaso evidenziano una grave mancanza di inclusione nel sistema educativo italiano, in contrasto con le normative esistenti.
Il ministro Valditara ha dichiarato di aver avviato un’indagine per capire le ragioni dei rifiuti, affermando che la scuola deve essere inclusiva per tutti, senza distinzioni. Ha espresso la sua fermezza nel garantire il diritto all’istruzione, sottolineando che episodi come questo non possono essere tollerati. La situazione di Tommaso ricorda quella di Yana, una compagna di classe in sedia a rotelle, che ha trovato accoglienza solo in una scuola di danza, evidenziando ulteriormente le difficoltà affrontate da studenti con disabilità.
