Pordenone, Napoli e Orvieto hanno registrato tre morti sul lavoro nelle ultime ore. Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl, ha descritto la situazione come una “strage che non finisce mai”. I casi recenti includono un operaio di 22 anni, Daniel Tafa, morto a Pordenone in un incidente in una fabbrica, dove una scheggia incandescente lo ha colpito. A Sant’Antonio Abate, un operaio di 50 anni, Nicola Sicignano, è deceduto dopo essere rimasto incastrato in un nastro trasportatore mentre lavorava in una ditta di smaltimento rifiuti. Infine, un operaio di 38 anni è stato investito da un mezzo pesante mentre era impegnato in lavori di manutenzione sulla A1 nei pressi di Orvieto.
Fumarola ha annunciato che il Primo Maggio sarà dedicato alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro, con una manifestazione a Casteldaccia, dove nel 2022 cinque operai hanno perso la vita. Elly Schlein, segretaria del PD, ha commentato l’accaduto esprimendo che non è più accettabile considerare questi eventi come semplici incidenti: “Non è possibile morire di lavoro in questo modo”. Ha inoltre offerto la disponibilità del governo a intervenire per migliorare la situazione, senza ricevere risposte concrete.
Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Fvg, ha insistito sulla necessità di garantire la sicurezza sul lavoro. Tino Magni, senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra, ha sottolineato che oltre 200 incidenti mortali sono stati registrati fino ad ora, esprimendo solidarietà alle famiglie delle vittime e chiedendo giustizia.