Il dibattito al Senato ha riguardato le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in preparazione del Consiglio europeo. La discussione ha visto il gruppo di Azione aggiornare la propria risoluzione, includendo un riferimento alla recente tregua tra Israele e Iran. Il documento è simile a quello presentato alla Camera, contenendo dodici richieste al governo concernenti la crisi israelo-iraniana, la situazione in Ucraina, gli investimenti nella difesa e i dazi statunitensi.
Durante il suo intervento, Meloni ha commentato la complessità della situazione, evidenziando una violazione da parte iraniana della tregua, pur confermando la volontà di continuare il dialogo e le negoziazioni. La premier ha quindi espresso contrarietà a un sistema di difesa europea che operi indipendentemente dalla NATO, sottolineando l’importanza della cooperazione tra eserciti nazionali.
In merito all’instabilità internazionale, Meloni ha respinto l’idea che tale caos derivi da azioni di Trump, definendola una semplificazione. Ha ribadito la necessità di una difesa robusta per prevenire conflitti, citando il proverbio latino “Si vis pacem, para bellum”.
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha risposto affermando l’importanza di perseguire la pace attraverso il dialogo e il multilateralismo, richiamando i principi della Costituzione italiana che ripudiano la guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti. Ha esortato Meloni a promuovere la pace, piuttosto che preparare alla guerra.
Rielaborazione: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.ansa.it