Il capo dell’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) degli Stati Uniti, Lee Zeldin, ha criticato pubblicamente la tecnologia start and stop utilizzata nelle auto moderne tramite un post su X. Questa funzione spegne automaticamente il motore quando il veicolo si ferma, come ai semafori, per ridurre i consumi e le emissioni inquinanti, in particolare il biossido di azoto, principale responsabile dello smog urbano.
Molti automobilisti trovano fastidiosa questa tecnologia, poiché può attivarsi in momenti poco opportuni, causando ripartenze brusche. Tuttavia, l’affermazione che "tutti la odiano" è discutibile: mentre alcuni conducenti la disattivano, molti altri la accettano, beneficiando del fatto che quasi tutte le auto moderne prevedono un’opzione per disattivarla facilmente.
Zeldin, ex avvocato e politico noto per il suo scetticismo sul cambiamento climatico, mira a ridurre le normative ambientali, allineandosi con le posizioni dell’amministrazione Trump e delle aziende inquinanti che le finanziano. Il suo paradosso è voler vietare una tecnologia non obbligatoria, la quale serve unicamente a rispettare i limiti sulle emissioni. Per eliminarla, Zeldin avrebbe due opzioni: abbassare gli standard sulle emissioni, richiedendo un ordine esecutivo e l’approvazione del Congresso, o legiferare per vietare il start and stop, un passo che contrasta con la sua missione di eliminare le regolamentazioni.
Le case automobilistiche, già investite nella tecnologia, sarebbero contrarie a investire tempo e risorse nella sua rimozione.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.virgilio.it
