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venerdì – 11 Luglio 2025

Trump e l’Iran: Dilemma tra guerra e pace interna

Negli Stati Uniti, la questione dell’intervento militare contro l’Iran divide il partito repubblicano. Da un lato, i falchi spingono per attaccare i siti nucleari iraniani, mentre gli isolazionisti, tra cui Tucker Carlson e Steve Bannon, si oppongono fermamente a nuove avventure belliche. Questa divisione interna potrebbe influenzare le prossime decisioni dell’amministrazione Trump.

Attualmente, gli Stati Uniti stanno mobilitando le forze militari necessarie per un attacco, mirando anche a obiettivi non raggiungibili da Israele, come il sito nucleare di Fordow. Israele ha già colpito alcuni impianti iraniani, ma non possiede le armi necessarie per affrontare Fordow. La portaerei USS Nimitz è stata inviata nel Golfo, ma i bombardieri B-2 non sono ancora presenti nella regione.

Donald Trump sta esercitando pressioni sul regime iraniano, chiedendo l’azzeramento del programma di arricchimento dell’uranio. Ha anche fatto sapere che le sue attese includono restrizioni sui missili balistici. Sebbene l’ayatollah Khamenei abbia finora rifiutato le sue richieste, Trump spera in una capitolazione.

La base Maga, pur mostrando una certa affinità con Israele, è generalmente contraria a coinvolgimenti militari all’estero, considerando più giustificato un eventuale conflitto con la Cina. Oltre a Carlson e Bannon, anche altri esponenti come Matt Gaetz e Marjorie Taylor Greene criticano la prospettiva di un attacco all’Iran come un tradimento delle promesse fatte agli elettori.

Contrariamente all’idea di un intervento, alcuni analisti suggeriscono che Trump stia valutando attentamente le conseguenze, desiderando apparire vincente ma consapevole delle potenziali esplosioni di conflitto nella regione.

Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.lastampa.it

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