Il ministro della Difesa Guido Crosetto, in un post su X, mette in evidenza le differenze tra le dinamiche decisionali di Trump e quelle del governo di Giorgia Meloni. Crosetto riferisce che Trump firma ben 100 ordini esecutivi nel suo primo giorno di presidenza, in cui prende decisioni significative. Al contrario, in Italia, il presidente del Consiglio non ha la possibilità di cambiare nemmeno un ministro, evidenziando una limitazione importante per l’efficacia dell’operato governativo. Secondo Crosetto, questa situazione solleva interrogativi sulle possibilità di competizione tra paesi con meccanismi di governance differenti, sottolineando come i paesi che non hanno adeguato le loro legislazioni alla velocità della competizione internazionale non possano essere paragonati a quelli che lo hanno fatto.
Crosetto esprime anche la convinzione che si potrebbero realizzare meccanismi legislativi e decisionali più rapidi, con procedure accelerate in Parlamento, senza necessariamente violare i diritti politici di nessun soggetto. Sottolinea che l’attuale pratica della decretazione d’urgenza, utilizzata per risolvere problemi immediati, non dovrebbe essere l’unico modo per garantire una legislazione efficiente. Propone di eliminare procedure e approcci obsoleti, suggerendo che la differenza tra i funzionamenti di Camera e Senato potrebbe già indicare la possibilità di semplificare il processo legislativo. Crosetto conclude che un sistema più snello e armonico è non solo desiderabile, ma fattibile, se si ha la volontà di farlo.