Il produttore americano di contenitori di plastica per alimenti Tupperware ha annunciato l’avvio di una procedura fallimentare, evidenziando una situazione gravemente compromessa dalla difficile situazione economica globale. La CEO Laurie Ann Goldman ha spiegato che l’azienda ha deciso di richiedere protezione ai sensi del Capitolo 11 della legge fallimentare americana, cercando la flessibilità necessaria per trasformarsi in un’impresa digitale e tecnologicamente avanzata. L’intento è quello di esplorare soluzioni strategiche per rilanciare il business e garantire un futuro sostenibile per gli stakeholder.
In base ai documenti depositati presso il tribunale del Delaware, Tupperware ha dichiarato attività comprese tra 500 milioni e 1 miliardo di dollari, a fronte di passività che variano tra 1 e 10 miliardi di dollari, con un numero di creditori stimato tra 50.000 e 100.000. Il declino dell’azienda ha preso avvio dopo sei trimestri di vendite in calo, a partire dal terzo trimestre del 2021, e nonostante i tentativi di ripresa, il titolo è stato sospeso dalla borsa di Wall Street il 17 settembre 2023.
Tupperware ha conosciuto il suo apice negli anni ’50, grazie all’innovativa strategia di vendita promossa da Brownie Wise, la quale ha introdotto il modello degli home party. Questo approccio alla vendita diretta ha consentito all’azienda di raggiungere un notevole successo internazionale. Tuttavia, nonostante una temporanea ripresa durante la pandemia, Tupperware non è riuscita a innovare il proprio modello di business, rimanendo indietro rispetto alla concorrenza di prodotti simili, più economici, e alle mutate abitudini dei consumatori.
Negli ultimi anni, le vendite hanno subito un crollo vertiginoso, e l’azienda non ha pubblicato i propri conti dal 2022. La situazione attuale evidenzia l’incapacità di Tupperware di adattarsi alle sfide del mercato moderno, dove il boom del delivery ha reso il modello di vendita tradizionale obsoleto. In questo contesto, la speranza è che la procedura fallimentare possa permettere all’azienda di ristrutturarsi e affrontare le difficoltà attuali, garantendo così la sua sopravvivenza nel futuro.