In Turchia, l’account X di Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul e leader dell’opposizione a Recep Tayyip Erdogan, è stato bloccato su richiesta delle autorità per motivi di sicurezza nazionale e ordine pubblico. La piattaforma di monitoraggio Engelli Web ha riportato la notizia, evidenziando che il profilo, con 9,7 milioni di follower, è inaccessibile in Turchia ma visibile dall’estero. Un messaggio automatico su X conferma il blocco in risposta a una richiesta legale, senza ulteriori dichiarazioni da parte della piattaforma.
Questo provvedimento segue l’arresto di Imamoglu, avvenuto il 19 marzo 2025 con l’accusa di corruzione. Nonostante la detenzione, il suo partito, il CHP, lo ha confermato come candidato alla presidenza, e molti osservatori considerano la sua detenzione politicamente motivata. Il governo turco respinge tali accuse, sottolineando l’indipendenza della magistratura.
Imamoglu ha continuato a comunicare con i propri sostenitori attraverso i social media. Dopo il blocco su X, ha pubblicato un video su TikTok, affermando: «Noi non ci arrenderemo mai. Sarete voi ad arrendervi». Il sindaco di Ankara, Mansur Yavas, ha espresso solidarietà, utilizzando il proprio account X per diffondere i messaggi di Imamoglu e denunciando la censura come un attacco alla voce di milioni di cittadini.
L’arresto di Imamoglu ha provocato manifestazioni di massa in Turchia e ha sollevato preoccupazioni internazionali sulla democrazia nel Paese, dove Erdogan è al potere da oltre 22 anni. I legali di Imamoglu hanno annunciato un ricorso contro il blocco dell’account, mentre l’opposizione denuncia una grave restrizione della libertà di espressione e un tentativo di silenziare i rivali.