Donald Tusk, primo ministro polacco, ha richiesto un riconteggio parziale dei voti delle recenti elezioni presidenziali, in cui il candidato del suo partito, Rafał Trzaskowski, ha perso contro Karol Nawrocki del partito Diritto e Giustizia (PiS). Tusk ha dichiarato che l’intento è ripristinare la fiducia nel processo elettorale, benché molti considerino questa mossa più un tentativo di complicare il risultato per motivi politici. Nawrocki ha vinto con il 50,9% contro il 49,1% di Trzaskowski, un margine di circa 370.000 voti, invertendo le previsioni che vedevano Trzaskowski favorito dopo il primo turno.
Il nuovo presidente Nawrocki, seguendo le orme di Andrzej Duda, potrebbe ostacolare l’agenda riformista di Tusk, in particolare le riforme giudiziarie. Tusk ha giustificato il riconteggio con presunti irregolarità, ma analisi suggeriscono che potrebbe non cambiare l’esito finale. La Commissione Elettorale Nazionale ha confermato alcune irregolarità senza attribuirle a nessun candidato specifico. La Corte Suprema esaminerà il caso, ma esperti dubitano che possa annullare l’intera elezione.
Le reazioni politiche sono state rapide: il presidente Duda ha accusato le forze di sinistra di manipolare il risultato, mentre Tusk ha definito tali affermazioni isteriche. La richiesta di riconteggio sembra quindi più una strategia politica volta a galvanizzare il sostegno per Tusk in vista delle elezioni parlamentari del 2027. In un contesto di crescente divisione politica in Polonia, la situazione potrebbe minare ulteriormente la fiducia nelle istituzioni democratiche.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: scenarieconomici.it