Abdel Ghani Al-Kikli, conosciuto come Gheniwa e capo della milizia Apparato di Supporto alla Stabilità (Ssa), è stato ucciso in un campo militare a sud di Tripoli. La notizia ha scatenato scontri violenti tra fazioni rivali nella capitale libica, con la diffusione di immagini di combattimenti e cadaveri.
L’operazione per eliminare Gheniwa sarebbe stata ordinata da Mahmoud Hamza, comandante del 444° reggimento della brigata. Oltre al leader militare, sono stati uccisi anche i membri delle sue guardie del corpo.
Secondo l’organizzazione Refugees in Libya, Gheniwa era considerato uno dei comandanti di milizia più temuti dell’ovest della Libia e accusato di violazioni dei diritti umani, tra cui torture e esecuzioni extragiudiziali. Recentemente, era stato avvistato in Italia, dove aveva ottenuto un visto Schengen da Malta, destando indignazione a causa delle sue attività criminose, considerate crimini contro l’umanità da Amnesty International.
La Missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) ha espresso preoccupazione per l’escalation della violenza e ha invitato le parti coinvolte a risolvere le controversie attraverso il dialogo, evitando azioni provocatorie.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.corriere.it