Il presidente russo Vladimir Putin ha condannato gli ultimatum lanciati da Kiev e dai leader dei Paesi “volenterosi,” definendoli “rozzi” e inaccettabili. Ha tuttavia proposto la ripresa dei negoziati con l’Ucraina a Istanbul dal 15 maggio, sottolineando che la Russia non ha mai chiuso la porta al dialogo. Durante il cessate il fuoco, Putin ha accusato Kiev di avere tentato cinque attacchi contro le regioni russe.
Il Cremlino ha dichiarato che valuterà la proposta di cessate il fuoco. Tuttavia, secondo il portavoce Dmitry Peskov, Kiev non sembra pronta per un accordo, ribadendo che la Russia sta facendo il possibile per una risoluzione pacifica del conflitto. In un contesto internazionale, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha delineato un piano in quattro fasi con l’appoggio di Donald Trump, chiedendo un cessate il fuoco incondizionato e avvertendo che ulteriori sanzioni sono previste se la Russia non collaborerà.
Nel frattempo, il presidente francese Emmanuel Macron ha visitato Kiev, evidenziando la necessità di una risposta collettiva all’aggressione russa e sostenendo l’urgente necessità di un cessate il fuoco totale. Le tensioni persistono, con Zelensky che ha descritto la tregua come “falsa” a causa della continua offensiva russa. I leader europei hanno discusso anche della creazione di un tribunale speciale per giudicare i crimini di aggressione russi.
Infine, il leader nordcoreano Kim Jong-un ha avvertito che il suo paese non esiterà a utilizzare la forza se gli Stati Uniti tenteranno di aggredire la Russia, evidenziando la crescente complessità delle dinamiche geopolitiche.
Sintesi AI da RassegnaNotizie.it
Fonte: www.ilmessaggero.it
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