Volodymyr Zelensky ha riaperto il dibattito sulla tregua tra Ucraina e Russia in vista dell’80esima Giornata della Vittoria contro la Germania nazista, prevista per il 9 maggio. Dopo aver rifiutato una proposta di cessate il fuoco per tre giorni, ha affermato di essere disposto a un “cessate il fuoco immediato” se Putin interromperà “gli attacchi e le offensive”. In un messaggio su Telegram, Zelensky ha proposto una tregua di “almeno 30 giorni” come “termine onesto” per facilitare i prossimi passi verso la de-escalation, aggiungendo che, se accettata dalla Russia, l’Ucraina è pronta a fermare i combattimenti.
Zelensky ha inoltre ribadito la necessità di mantenere la pressione su enti e meccanismi che assistono la Russia nell’evadere le sanzioni internazionali, annunciando nuovi pacchetti sanzionatori contro soggetti in Paesi terzi. Ha anche sottolineato che l’Ucraina si sta preparando a ricevere significativi pacchetti di difesa e sta rafforzando la cooperazione con i suoi alleati, sia durante il conflitto che nella fase di ricostruzione post-bellica.
La tensione tra Kiev e Mosca è aumentata, in particolare dopo le dichiarazioni di Zelensky riguardo alla responsabilità della Russia per la sicurezza dei leader mondiali presenti alle celebrazioni, avvertendo che l’Ucraina non può farsi carico di eventuali incidenti in territorio russo. La Russia ha risposto accusando l’Ucraina di minacciare la sicurezza dei veterani e definendo le parole di Zelensky una provocazione diretta. Dmitry Medvedev ha avvertito che nel caso di una provocazione durante le celebrazioni, “nessuno può garantire che Kiev arrivi al 10 maggio”.