Iniziano oggi i colloqui diplomatici a Istanbul tra Ucraina e Russia, dopo una serie di rinvii e tensioni. La Russia, rappresentata da una delegazione guidata da Vladimir Medinsky, ha escluso l’incontro diretto tra Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, un gesto considerato indice di disinteresse verso una risoluzione pacifica della crisi. I negoziati, i primi dal marzo 2022, non si preannunciano fruttuosi, come evidenziato anche dalla posizione del presidente americano Donald Trump, che ha dichiarato l’inefficacia dell’incontro senza il suo coinvolgimento diretto.
Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, intervenuto a un vertice a Antalya, ha ribadito che non ci saranno progressi significativi senza un’interazione diretta tra i leader russi e americani, segnando così un’importante considerazione strategica. Rubio ha anche espresso la convinzione che Putin non intenda avviare trattative fino a quando non avrà esaurito le possibilità di avanzamento militare in Ucraina.
Inoltre, gli USA stanno considerando nuove sanzioni contro la Russia, in coordinamento con l’Unione Europea. A Roma, nel weekend, si svolgerà un incontro tra leader internazionali per l’inaugurazione del pontificato di Leone XIV, che potrebbe influire sulla situazione geopolitica, con la presenza di Zelensky e rappresentanti USA.
Infine, i ministri degli Esteri della NATO hanno discusso l’aumento della spesa per la difesa dal 2% al 5% del PIL, sottolineando l’importanza di una maggiore sicurezza. L’Italia ha confermato il suo impegno a rispettare gli obiettivi di spesa sul tema.
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Fonte: www.corriere.it