Carlo Fidanza, vicepresidente di ECR e capo delegazione di Fratelli d’Italia all’europarlamento, ha spiegato le ragioni dell’astensione FdI sulla risoluzione a sostegno dell’Ucraina. Fidanza ha affermato che FdI ha sempre sostenuto Ucraina, incluso il recente voto per emendamenti a favore di Kiev. Tuttavia, ha criticato la risoluzione definendola un attacco agli Stati Uniti e non un vero supporto all’Ucraina. Ha sottolineato che l’astensione non significa abbandonare Kiev, ma è un tentativo di evitare conflitti tra Usa e Ue. In contrasto, la Lega ha votato contro il piano ReArmEu.
Fidanza ha ribadito che in passato le votazioni in politica estera hanno sempre visto una maggioranza coesa, inclusa la Lega. Ha invece criticato l’unità della sinistra, evidenziando profondi dissensi all’interno del PD. Riguardo a ReArm, ha escluso che l’Italia possa pagare un prezzo troppo alto per il piano di 800 miliardi, affermando che contrapporre investimenti in difesa e spesa sociale è fuorviante. Ha spiegato che l’Italia sostiene l’allentamento dei vincoli di bilancio e ha sollecitato investimenti privati.
Riguardo al ruolo di Giorgia Meloni nel dialogo tra Usa e Ue, Fidanza ha dichiarato che Meloni non è stata scavalcata e ha un rapporto stretto con Trump, importante per garantire la sicurezza dell’Ucraina. Ha inoltre specificato che l’Italia è sempre presente ai tavoli sulle questioni ucraine e ha sottolineato la necessità di chiarire gli obiettivi di eventuali riunioni sull’invio di truppe. Infine, ha espresso fiducia nella gestione di Meloni riguardo alle contromisure commerciali contro gli Usa.
