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mercoledì, 21 Maggio, 2025
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Un episodio inquietante a Milano: il possibile coinvolgimento del Taharrush Gamea

La Procura di Milano sta conducendo indagini su almeno cinque casi di presunti abusi sessuali che coinvolgono una ragazza belga, una donna italiana, una sudamericana e una coppia di inglesi. L’inchiesta è stata avviata dopo che la ragazza belga ha denunciato l’accaduto su un quotidiano online. Durante un question time, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha informato che, dopo la notte di Capodanno, 50 persone sono state allontanate a Milano come effetto delle misure di sicurezza adottate. Di queste, 14 sono state denunciate all’Autorità giudiziaria e due ragazzi stranieri sono stati trattenuti e rimpatriati.

Sono state formalizzate tre denunce da parte di giovani donne, e la magistratura sta indagando per chiarire le responsabilità, incluso se si tratti di una pratica organizzata connaturata al “Taharrush Gamea”. Questo fenomeno, emerso per la prima volta nel 2011 in Egitto, è caratterizzato da aggressioni sessuali di massa contro le donne, in particolare durante eventi pubblici. Più recentemente, il termine è stato usato per descrivere episodi simili avvenuti in varie città europee, tra cui Colonia nel 2016.

Piantedosi ha sottolineato che gli eventi di Milano sono inaccettabili e richiamano l’attenzione sulla violenza contro le donne. Il Governo sta pianificando di incrementare i controlli sul territorio e le attività di prevenzione. Da dicembre 2024, sono state assegnate 748 nuove unità di personale della Polizia di Stato alla questura milanese.

Le aggressioni di Capodanno a Milano sarebbero riconducibili al fenomeno del taharrush gamea, in cui si verificano atti violenti contro donne in gruppo. Tra le vittime ci sono anche due giovani inglesi che avevano incontrato i ragazzi coinvolti, e che hanno presentato denuncia dopo gli incidenti. Gli investigatori stanno raccogliendo informazioni e testimonianze in Belgio, e la ragazza belga ha visionato alcuni video della notte per identificare eventuali prove. Gli inquirenti si concentrano su tre filmati che potrebbero documentare gli abusi sessuali.

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