Il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” di Margherita Ferri ha registrato il miglior incasso dell’anno scorso, dimostrando come l’arte possa dare voce ai marginalizzati. Per questo, Ferri è stata premiata durante la rassegna ‘Ciao – Rassegna Lucio Dalla’ a Bologna, un omaggio al grande artista bolognese. Il suo film, ispirato alla vera storia di Andrea Spezzacatena, il primo caso noto di suicidio di un minorenne a causa di bullismo, rappresenta un impegno sociale.
Ferri ha espresso il suo onore nel ricevere il premio ‘Ballerino Dalla’, sottolineando il suo legame con l’eredità artistica di Bologna, essendo nata a Imola. La regista ha menzionato le canzoni di Dalla a cui è più affezionata, “Futura” e “L’anno che verrà”, per il loro messaggio di speranza e prospettive future. Durante la serata è stato celebrato il legame intergenerazionale nell’arte. Ferri ha fatto notare l’importanza di uno sguardo verso gli altri e delle comunità marginalizzate, dicendo che la diversità deve essere considerata un valore.
Sorprendentemente, il suo film ha suscitato un forte interesse tra i giovani, diventando un cult, con un messaggio di empatia e rispetto per tutte le vite. Ferri ha anche condiviso il suo attaccamento a Bologna, scelto dopo aver vissuto a Roma, colpita dalla città per il suo rispetto delle diversità e l’attenzione verso i cittadini. Infine, ha parallelo menzionato la sensibilità di Lucio Dalla verso la comunità Lgbt, evidenziando un tratto comune tra loro.