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sabato, 21 Giugno, 2025
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Un mandato ‘agonistico’ per Trump

Non è casuale che, tre giorni prima del suo insediamento alla Casa Bianca, Donald Trump abbia ricevuto la visita del presidente della FIFA, Gianni Infantino, a Mar-a-Lago. Lo sport avrà un ruolo significativo nel secondo mandato del tycoon: Trump sarà protagonista alla finale dei mondiali di calcio 2026, organizzata da Usa, Canada e Messico, e avrà l’onore di dichiarare aperti i Giochi di Los Angeles nel luglio 2028. La sua passione per il golf e i buoni rapporti con Riad fanno sperare in un accordo finale per la fusione tra la LIV Golf, sostenuta dai sauditi, e il PGA Tour, importante anche per le sue implicazioni geopolitiche.

Paradossalmente, i due eventi più attesi si svolgeranno “in trasferta”: la finale dei mondiali di calcio si terrà il 19 luglio 2026 al MetLife Stadium nel New Jersey, dove Kamala Harris ha ottenuto quasi mezzo milione di voti in più rispetto a Trump. Le Olimpiadi di Los Angeles partiranno il 14 luglio 2028, in California, dove i voti per i democratici hanno superato di quasi due milioni quelli del repubblicano. Trump avrà maggiore familiarità con i mondiali di calcio, grazie alla buona relazione con la FIFA e Infantino, che potrebbe avvantaggiare anche la candidatura degli Stati Uniti per organizzare la Coppa del Mondo femminile 2031.

I rapporti di Trump con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e il mondo olimpico sono più complessi. Anche se Thomas Bach sarà sostituito a marzo, il nuovo presidente ha espresso il suo disaccordo con le posizioni del CIO su questioni come gli atleti transgender. Trump, nel nome dell'”America First”, ha contestato anche il ruolo della WADA nella lotta contro il doping. Potrebbe ostacolare i progetti del predecessore Joe Biden, come la rappresentativa autonoma di nativi americani nel lacrosse, sport tradizionale utilizzato per risolvere controversie religiose.

In aggiunta a questa situazione ci sono tensioni interne, poiché il mondo dello sport americano non è affezionato a Trump; molte celebrità, come LeBron James e Megan Rapinoe, hanno preso posizione contro di lui. Solo la metà delle prime 20 squadre che hanno vinto un titolo durante il suo primo mandato ha mantenuto la tradizione di una foto con il presidente alla Casa Bianca. Trump potrebbe cercare di ottenere una rivincita, contando tra i pochi sostenitori i vertici delle arti marziali miste e i proprietari delle franchigie NFL, che negano un contratto a Colin Kaepernick, simbolo del movimento Black Lives Matter.

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