Sara, una giovane di 35 anni, dopo un’infezione da Covid-19, avverte un peggioramento delle sue condizioni respiratorie e, a seguito di una radiografia, scopre di avere una massa voluminoso nel torace, diagnosticata come timoma tramite biopsia. Il timoma è un tumore raro del timo che di solito colpisce adulti tra i 40 e 70 anni. Dopo vari consulti e trattamenti che non portano a miglioramenti, Sara trova un centro a Roma, dove intraprende cicli di chemioterapia e radioterapia, ma senza risultati positivi.
Determinata a non arrendersi, Sara continua a cercare aiuto e finalmente si rivolge al Policlinico Gemelli. Qui, i medici, sotto la direzione del professor Stefano Margaritora, decidono di tentare un intervento chirurgico complesso, dati i rischi elevati: la massa era adesa a strutture vitali come il polmone sinistro, il cuore e i grandi vasi toracici. L’intervento, durato oltre sei ore, richiede un approccio di cardiochirurgia maggiore per la sua complessità.
Al termine dell’operazione, il recupero di Sara è eccellente e, risvegliandosi, sente di essere rinata. I medici sottolineano come la complessità dell’intervento richiedesse una struttura come il Gemelli, dove specialità diverse sono a disposizione per trattamenti integrati. La procedura consente di mantenere la paziente in circolazione extra-corporea, garantendo sicurezza e un recupero efficace. Anche se ci sono stati rischi significativi, il risultato finale è un successo per Sara e il team medico.]