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domenica, 20 Aprile, 2025
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Una Strategia Unitaria: Rispondere a Trump nella Politica Estera

Se l’Europa desidera evitare di essere emarginata dai circuiti globali, dovrebbe adottare misure concrete, come la creazione di un esercito comune per la deterrenza militare, da impiegare a fini pacifici e non per alimentare nuove tensioni con la Russia. Dopo l’incontro umiliante di Zelensky a Washington, è fondamentale mantenere un’analisi lucida della situazione. Zelensky, interpellando Trump, potrebbe aver voluto dimostrare di mantenere l’onore dell’Ucraina, mentre Trump punta a sminuire Biden mostrando che l’America ha sprecato ingenti risorse.

In questo contesto, emerge il principio di realtà: la guerra non è vincibile e l’Europa rischia di essere la principale perdente. Trump sembra raccogliere i frutti di una strategia americana rivolta contro il competitor europeo e sta tentando di riavvicinarsi a Putin. Questo quadro multilaterale, che include USA, Cina e Russia, profila un ritorno al realismo, ma implica che l’Europa diventi un partner minore, riducendosi all’arroganza americana.

Il problema europeo è, in larga parte, originato dalla sua incapacità di stabilire un’efficace sicurezza post-URSS che considerasse anche la Russia. Per evitare di restare marginalizzati, l’Europa dovrebbe perseguire una maggiore unità interna, sviluppare una politica estera autonoma e promuovere un esercito comune a fini pacifici e cooperativi.

Inoltre, l’Europa deve confrontarsi con le sue problematiche interne, riportando la democrazia al centro della politica, al di là della mera retorica di contrapposizione tra democrazie e autocrazie. È cruciale riunificarsi attorno a valori fondamentali e ricondurre la politica a non essere subordinata ai poteri economici.

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