Un parto che si sarebbe dovuto svolgere senza problemi si trasforma in una tragedia nell’ospedale di Desenzano, dove una bambina, figlia di una coppia dell’Est Europa, muore durante il parto a fine gennaio. I genitori, sconvolti, non accettano quanto accaduto e sospettano che il personale medico non abbia adempiuto ai propri doveri. Decidono quindi di rivolgersi alla procura di Brescia, presentando una denuncia. I pubblici ministeri ordinano di acquisire tutta la documentazione sanitaria riguardante il parto, mentre l’intera equipe medica coinvolta viene iscritta nel registro degli indagati.
Sono dieci le persone coinvolte nell’inchiesta della procura, un atto necessario per consentire accertamenti medico-legali con la presenza di consulenti di parte. Tre giorni dopo la morte della bambina, uno dei medici indagati si toglie la vita lanciandosi da un ponte a Trento, senza lasciare spiegazioni. Gli inquirenti collegano il suicidio al dramma della segreteria e quindi all’indagine sulla morte della bambina. La procura apre un fascicolo contro ignoti, ipotizzando il reato di istigazione al suicidio.
La situazione si complica ulteriormente, poiché le indagini devono ora affrontare anche la morte del medico, aggiungendo un ulteriore strato di difficoltà a una vicenda già dolorosa per i genitori e per tutti i coinvolti. La ricerca della verità e della giustizia continua, mentre la comunità è scossa dalla tragedia che ha colpito questa famiglia.
