Una vittima delle torture del generale libico Osama Almasri, Lam Magok Biel Ruei, ha presentato una denuncia alla Procura di Roma per “favoreggiamento” nei confronti di Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Giorgia Meloni. Secondo Ruei, le azioni del governo italiano avrebbero consentito a Almasri di sfuggire alla giustizia. La denuncia sottolinea come l’inerzia del ministro della Giustizia, che avrebbe potuto chiedere la custodia cautelare del torturatore, e il decreto di espulsione firmato dal ministro dell’Interno abbiano permesso al criminale di tornare in Libia senza affrontare le conseguenze legali delle sue azioni. Il legale di Ruei rende noto che esiste un comunicato ufficiale della Corte penale internazionale che indica che le autorità italiane erano state informate del mandato di arresto di Almasri e coinvolte in un’attività di consultazione e coordinamento per garantirne l’attuazione.
In risposta alla denuncia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha definito la situazione “ridicola”, esprimendo preoccupazione per l’immagine dell’Italia. Ha dichiarato che iscrivere nel registro degli indagati il presidente del Consiglio e altri membri del governo danneggia il paese, suggerendo che si dovrebbe prioritizzare questioni più importanti come la crescita economica e l’occupazione, piuttosto che focalizzarsi esclusivamente sul caso Almasri. Tajani ha anche affermato che il governo ha già fornito informazioni sul caso e che verrà fatto ulteriore riferimento, sottolineando la necessità di occuparsi di altre problematiche che riguardano gli italiani.