L’Università degli Studi dell’Aquila sta ampliando il suo raggio d’azione internazionale, mirando in particolare ad attrarre studenti provenienti da Paesi al di fuori dell’Unione Europea. Questo approccio strategico è volto a potenziare le collaborazioni accademiche e a favorire la mobilità degli studenti.
Oggi è stata presentata, presso il Palazzo Camponeschi, una nuova iniziativa per le relazioni internazionali, progettata per fornire una struttura solida nel dialogo accademico con paesi dei Balcani occidentali, del Vicino Oriente, del Mediterraneo meridionale e dell’Africa subsahariana. Il piano, descritto dal prorettore per gli affari internazionali, professor Bruno Rubino, include misure specifiche per coinvolgere studenti e docenti da Paesi terzi, con particolare attenzione a aree in fase di crisi come Ucraina, Palestina e Siria.
Durante l’evento, che ha visto la partecipazione di rappresentanti provenienti da istituzioni del Ghana, Ruanda e Tunisia, diversi docenti hanno condiviso le loro esperienze accademiche. Nel pomeriggio, l’attenzione si è concentrata sulla collaborazione con le università ucraine, inclusa la “Taras Shevchenko” di Kyiv e altre istituzioni di Leopoli. È stato annunciato un memorandum volto a supportare la diffusione della cultura ucraina, che verrà firmato nei prossimi giorni.
La giornata si è conclusa con un’analisi su progetti di cooperazione, in particolare con nazioni africane e regioni in crisi, confermando così l’impegno dell’Università degli Studi dell’Aquila nella costruzione di reti di ricerca a livello globale.