La guerra in Ucraina ha modificato la percezione della sicurezza collettiva in Europa, riportando nel lessico politico europeo parole come “prontezza”, “deterrenza” e “capacità di risposta”. Le pressioni esercitate da Washington sugli alleati europei della NATO hanno aggiunto un ulteriore strato di urgenza, con la richiesta di aumentare la spesa militare nazionale oltre la soglia del 2% del PIL.
La Commissione Europea ha presentato il primo piano organico di difesa comunitaria, il pacchetto “Readiness 2030”, che unisce industria, politica e visione geopolitica. Il piano prevede la creazione di un sistema di pianificazione e coordinamento capace di integrare le capacità esistenti e colmare i vuoti industriali e tecnologici.
La Defence Readiness Roadmap 2030 delinea le fasi e le priorità della costruzione di questa nuova difesa continentale, con obiettivi misurabili e un sistema di monitoraggio costante delle capacità industriali europee. Il progetto simbolo del piano è lo European Space Shield, uno dei quattro programmi “flagship” concepiti come pilastri della nuova difesa europea.
Il pacchetto “Readiness 2030” promette di mobilitare fino a 800 miliardi di euro attraverso fondi pubblici, capitali privati e nuovi strumenti europei, con particolare attenzione alla mobilità militare e alla capacità di spostare rapidamente truppe e materiali lungo i corridoi europei.
La governance e i traguardi del progetto prevedono un orizzonte temporale da rispettare, con la Commissione che si riserva un ruolo di coordinamento e valutazione. Il progetto europeo non nasce in opposizione alla NATO, ma come suo ideale complemento strategico, con l’obiettivo di rafforzare la base industriale e la capacità di reazione dell’UE senza incrinare il legame transatlantico.
La sfida principale del progetto è il coordinamento politico e industriale, con la necessità di conciliare 27 sistemi decisionali con un’unica tabella di marcia. La realizzazione concreta dipenderà dalla volontà dei singoli Stati membri e dalla capacità di tradurre le raccomandazioni in atti operativi.

