La medicina sta cercando di passare da un approccio reattivo a uno proattivo, grazie alla tecnologia a mRNA. Questa tecnologia, emersa durante la pandemia di Covid-19, sta assumendo un ruolo importante nella prevenzione e nella cura personalizzata delle malattie. I vaccini a mRNA contengono una sequenza di RNA messaggero che istruisce le cellule a produrre una proteina bersaglio riconosciuta dal sistema immunitario.
Ciò offre vantaggi come aggiornamenti rapidi in caso di varianti emergenti, produzione più veloce senza colture virali su larga scala e una piattaforma tecnologica pronta per essere adattata. La tecnologia a mRNA sta anche mostrando risultati promettenti nel trattamento del cancro, con vaccini che stimolano il sistema immunitario contro antigeni specifici del tumore del singolo paziente.
I primi risultati clinici sono incoraggianti, con risposte immunitarie robuste e riduzione del rischio di recidiva. La tecnologia a mRNA si estende anche ad altre malattie infettive complesse come la malaria, la tubercolosi e l’influenza universale, nonché a malattie croniche o persistenti come l’HIV o l’epatite C.
Tuttavia, lo sviluppo e l’implementazione di questa tecnologia non sono privi di sfide, come la stabilità dell’mRNA, i costi di produzione elevati e la necessità di infrastrutture necessarie. La fiducia del pubblico e la trasparenza regolatoria sono elementi fondamentali per la diffusione dei vaccini a mRNA.
In Italia, le infrastrutture emerse durante la pandemia rappresentano un terreno favorevole alla diffusione dei vaccini a mRNA, ma occorre mantenere lo slancio con investimenti continui, comunicazione efficace e supporto regolatorio. I vaccini a mRNA non sono solo un’innovazione tecnica, ma incarnano un cambio di paradigma nella medicina, verso una medicina più rapida, su misura e accessibile.

