La delegazione vaticana ha sottolineato l’urgenza di proteggere i più vulnerabili, in particolare i bambini, dalle atrocità della guerra, durante un intervento al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a New York. In un incontro dedicato ai “Bambini e conflitti armati”, si è evidenziato come i piccoli siano frequentemente vittime della violenza, con la loro dignità e futuro messi in pericolo.
La Santa Sede ha espresso preoccupazione per le condizioni in cui vivono i bambini nelle zone di conflitto, evidenziando come l’uso di armi esplosive causi danni indiscriminati. Scuole, ospedali e luoghi di culto, che dovrebbero offrire sicurezza, sono sempre più soggetti ad attacchi. Queste violazioni rappresentano un attacco diretto al loro diritto alla vita.
Tra le richieste avanzate, la delegazione ha chiesto la garanzia dell’accesso umanitario, definendo l’ostruzione come una violazione grave del diritto internazionale. Si è anche sollecitato di interrompere l’uso e la produzione di armi indiscriminate, invitando gli Stati a rispettare le convenzioni sul disarmo e a tutelare i diritti dei bambini. Inoltre, è stato incoraggiato il Consiglio di Sicurezza a utilizzare tutti i mezzi disponibili per promuovere l’agenda sui bambini nei contesti di conflitto.
Allo stesso tempo, la delegazione ha condannato l’attentato del 22 giugno alla chiesa greco-ortodossa di Mar Elias a Damasco, evidenziando le conseguenze immediate e le minacce a lungo termine, come le mine e i residuati bellici, che amplificano il trauma psicologico nei minori. È stata espressa la necessità di affrontare la persecuzione dei cristiani e di combattere la cristianofobia.
Rielaborazione: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.vaticannews.va