Si è conclusa dopo circa due ore la riunione del consiglio federale della Lega, tenutasi alla Camera, con la partecipazione del segretario Matteo Salvini e dei suoi vice, insieme ai ministri Giancarlo Giorgetti e Roberto Calderoli. Durante l’incontro, è emersa una totale sintonia tra Salvini, Luca Zaia e l’intero consiglio federale, sottolineando il Veneto come un modello di buon governo riconosciuto a livello nazionale e internazionale. La Lega ha ribadito che “squadra che vince non si cambia,” evidenziando la conferma del governatore veneto, che potrebbe candidarsi per un terzo mandato alle prossime regionali. Giorgetti, intervistato dopo il consiglio, si è mostrato ottimista riguardo a un accordo con gli alleati, mentre il vicesegretario Durigon ha elogiato Zaia come un ottimo amministratore, sperando che sia lui il candidato del centrodestra unito.
Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, ha enfatizzato l’intenzione del partito di mantenere le regioni in cui governa, sottolineando come sia nell’interesse di Giorgia Meloni trovare una soluzione che soddisfi gli alleati leali e collaborativi. In questo contesto, il consiglio federale ha espresso un parere favorevole all’elezione diretta dei presidenti di provincia. È stata manifestata la volontà di applicare tale sistema in Sicilia già dalla prossima primavera, in linea con il programma elettorale del presidente Renato Schifani, per migliorare la manutenzione di scuole e strade.
Inoltre, è previsto un emendamento specifico da presentare alla Camera per migliorare il coordinamento tra i vari livelli di governo, affrontando le numerose emergenze presenti nella Regione Siciliana. Intanto, il Friuli Venezia Giulia ha già avviato il processo per reintrodurre le province elettive, con la votazione avvenuta in Consiglio. Ora, la palla passa al Parlamento, che dovrà approvare le modifiche statutarie necessarie. Questi sviluppi indicano un momento cruciale per la Lega, che mira a consolidare la sua presenza nelle regioni governate e a garantire l’approvazione di importanti riforme politiche.
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