Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha lanciato una proposta per ottenere 150 milioni di euro all’anno per dieci anni per la città, ma la recente approvazione di 23 milioni per il 2025, insieme a 5 milioni dalla legge di Bilancio, ha suscitato forti critiche dalle opposizioni. La segretaria del Partito Democratico di Venezia, Monica Sambo, ha definito questo stanziamento come “briciole”, sottolineando la necessità di investimenti adeguati per affrontare le emergenze della città. Sambo ha anche chiesto un intervento deciso del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per ottenere risorse sufficienti per Venezia, considerata patrimonio dell’umanità.
Le opposizioni evidenziano che la mancanza di continuità nei finanziamenti rappresenta un problema serio per la pianificazione degli investimenti necessari, in particolare per il centro storico e le isole. Bonafè, esponente del Partito Democratico, ha sottolineato che i fondi devono essere garantiti indipendentemente dall’amministrazione in carica e che il governo potrebbe attendere i risultati delle prossime elezioni comunali prima di decidere sulle risorse future.
Brugnaro, in precedenti dichiarazioni, ha evidenziato l’importanza dei fondi per il rinnovamento delle imbarcazioni e per il trasporto pubblico locale. Tuttavia, secondo le opposizioni, l’amministrazione comunale non ha la facoltà di stabilire le priorità d’intervento, essendo i fondi destinati a spese imposte dal governo, come quelle idrauliche. Si ritiene che sarebbe opportuno destinare una parte degli stanziamenti per la riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico, piuttosto che seguire le linee guida attuali imposte dal governo.
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Fonte: www.veneziatoday.it