In occasione del 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti, si legge spesso la poesia “Alla morte” di Vincenzo Cardarelli. Questa poesia propone un approccio diretto e personale con la morte, senza timori o angosce. Il contenuto e il senso di “Alla morte” possono essere sintetizzati come un colloquio immaginario con la morte, واقعی e consapevole, in cui si riconosce la morte come la “sposa fedele” di ciascuno di noi.
La poesia di Vincenzo Cardarelli non è angosciante o angosciosa, ma piuttosto un’opportunità per riflettere sulla nostra mortalità e sulla nostra relazione con la morte. In questo contesto, “Alla morte” diventa un’occasione per analizzare e comprendere meglio il significato della morte nella nostra vita.
Vincenzo Cardarelli presenta la morte come una presenza costante e fedele, che accompagna ciascuno di noi lungo il cammino della vita. Questa prospettiva può aiutare a superare la paura e l’angoscia che spesso accompagnano il pensiero della morte, e a vivere la vita con maggiore consapevolezza e apprezzamento.
La poesia “Alla morte” di Vincenzo Cardarelli offre una riflessione profonda e significativa sulla mortalità e sulla condizione umana, e può essere letta e analizzata in occasioni come il 2 novembre, quando si commemora i defunti e si riflette sulla propria mortalità.

