Il tema dei dazi americani all’Europa è stato affrontato da Ursula von der Leyen durante la plenaria del Parlamento europeo. Ha espresso preoccupazione per il clima di tensione, sottolineando che “l’Europa non ha iniziato questo scontro” e che è fondamentale trovare una soluzione costruttiva, data la relazione commerciale tra UE e USA. Von der Leyen ha assicurato che l’Europa è pronta a proteggere i propri interessi attraverso misure ferme, e che tutti gli strumenti necessari sono disponibili. La sua strategia si basa su tre pilastri: apertura ai negoziati, posizione di forza e prontezza ad adottare contromisure.
L’ex presidente della BCE, Mario Draghi, ha messo in evidenza che le barriere interne sono più dannose dei dazi, ribadendo l’importanza di rafforzare il mercato unico europeo e di abbattere gli ostacoli burocratici. Von der Leyen ha richiesto maggiore semplicità per le PMI e le aziende tecnologiche nel vendere e operare a livello europeo.
Manfred Weber, leader del PPE, ha avvertito che i dazi di Trump minacciano l’economia europea e ha suggerito che l’Europa dovrebbe concentrare la propria attenzione sui servizi americani. Anche il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha sottolineato l’importanza di una soluzione comune, affermando che le questioni commerciali competono all’UE e non possono essere gestite a livello nazionale.
In risposta ai dazi, il governo britannico, guidato da Keir Starmer, ha mostrato fiducia nel negoziato con Trump per un accordo commerciale post-Brexit. Infine, in Francia, il viceministro Laurent Saint-Martin ha dichiarato che l’Europa deve difendere i propri interessi industriali e commerciali.