In Aula alla Camera, la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha difeso il principio del garantismo fino all’ultimo grado di giudizio, rispondendo a una mozione di sfiducia presentata dai deputati del M5S, sostenuta da Pd, Avs, Italia viva e Azione. Santanchè, richiamata a chiarire il suo operato nel caso Visibilia, è accusata di falso in bilancio e si attendono gli sviluppi delle indagini su una presunta truffa all’Inps.
La ministra ha sottolineato che i fatti contestati risalgono a prima del suo giuramento e ha espresso il suo impegno verso le istituzioni e il rispetto per la magistratura. Ha dichiarato: “In quest’aula sembra che si possa raccontare la qualunque senza nemmeno approfondire”, ribadendo il suo sostegno al garantismo e affermando di non sentirsi sola, ma sostenuta da molti colleghi e dalla maggioranza degli italiani.
Santanchè ha avvertito riguardo alla “gogna mediatica” che, a suo avviso, danneggia la vita delle persone anche prima di un processo. Ha dichiarato di essere oggetto di attacchi perché rappresenta una figura di donna libera e imprenditrice. Riguardo alle sue eventuali dimissioni, ha affermato che sarà una decisione personale, senza pressioni esterne, e ha evidenziato l’importanza della sua famiglia come fonte di forza.
Nel frattempo, si è svolta una seduta della Camera con discussioni sulla mozione di sfiducia al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, presente in aula insieme al ministro Piantedosi. Nordio ha promesso di rispondere alle accuse al suo ritorno da una missione in Argentina.